L’abbiamo aspettata, ne abbiamo parlato tanto con le nostre amiche, ci siamo allenate, abbiamo programmato l’outift da indossare. Ci siamo chieste se ce l’avremmo mai fatta. E poi è arrivato il momento, il 5 Giugno 2015, di attraversare la linea di partenza della Nike Women Run Milano.
Era la mia primissima corsa, ed era la mia prima volta a percorrere 10 km. Mi sono iscritta di getto, d’impulso, per poi avere crisi esistenziali e dubbi sulla metro diretta al luogo d’incontro. Ma era una sfida con me stessa, e avevo deciso che ce l’avrei fatta. Arrivata a Piazza Gae Aulenti sono stata accolta da una folla di ragazze, un tripudio di colori, e la musica del DJ set by Marvely the perseverance & Lazy Ants. Depositato il mio zaino, infilata la mia maglietta, il mio braccialetto, e il tracker sulle mie scarpe, mi sono diretta a incontrare il team con cui ho partecipato, le fantastiche Pinktrotters. Poi, è iniziato il riscaldamento che ci ha dato la giusta carica prima della corsa.
Quando è arrivato il momento, ci siamo dirette alla partenza e abbiamo raggiunto il nostro “blocco”. Quando si ritira il pacco gara, chiedono in quanto tempo si pensa di concludere la corsa. In base alla risposta si riceve un braccialetto colorato, e alla partenza bisogna dirigersi al blocco corrispondente. Mi hanno spiegato che non c’è in realtà nessuna differenza, ma serve solo a far scorrere la corsa in maniera fluida, lasciando partire prima le ragazze con un ritmo più sostenuto, e far correre alle altre il proprio percorso in tutta tranquillità.
Al via, un onda di ragazze ha invaso le strade di Milano, incoraggiate da giochi di luce e musica, e dai passanti curiosi. Per i primi 2Km io e le mie compagne abbiamo mantenuto lo stesso ritmo, ma poi io ho preferito rallentare un po’ e conservare le energie, quindi le ho lasciate andare e mi sono adeguata alla velocità che avevo sempre mantenuto nei miei allenamenti e che sapevo mi avrebbe permesso di arrivare fino alla fine. Uno degli errori più comuni di chi corre è di partire subito molto veloci, bruciando tutte le forze nel primo tratto di corsa, e avendolo sperimentato io stessa ho preferito mantenere una velocità più tranquilla.
Il percorso, partito da Piazza 25 Aprile, ci ha portato ad attraversare alcuni dei punti più belli di Milano, come piazza San Babila, piazza Castello e l’Arco della Pace. La città di sera, e non affollata dal traffico, era davvero bellissima. Arrivate in Piazza del Duomo, ho avuto un tuffo al cuore: una vista spettacolare, e sapere di essere lì per un motivo speciale, ha reso quel momento ancora più unico. In quel punto ho rallentato appena, alzando le braccia al cielo e cercando di assorbire un po’ di quell’atmosfera quasi magica e dell’energia positiva delle ragazze intorno a me. Un momento mozzafiato!
Più o meno all’altezza di Piazza Castello abbiamo toccato la metà della corsa, e lì è dove ho iniziato ad avvertire davvero la fatica. Mi sono dovuta ripetere più volte che da quel punto in poi avrei iniziato a contare i chilometri che mancavano, e non quelli ancora da fare, per non fermarmi…fortunatamente lungo tutto il percorso c’erano molte persone che facevano il tifo e che mi esortavano a darci dentro!
Gli ultimi chilometri sono stati più duri, ma vedere la fine sempre più vicina, e sapere che ogni passo era già una vittoria per me, mi spingeva a dare il meglio. Quando ho attraversato il traguardo, solo in quel momento mi sono fermata, di colpo, quasi fossi uscita da un sogno: ce l’avevo fatta! Quasi non riuscivo a crederci. Per un attimo ho pensato alla vecchia me, svaccata sul divano e infelice, e che MAI avrebbe raggiunto questo obiettivo, e mi sarei abbracciata, se avessi potuto (e non fossi stata zuppa di sudore!).
Intorno a me c’erano tante donne, tante ragazze, anche loro contente e sollevate di essere arrivate fino alla fine. Ho incrociato lo sguardo con alcune di loro, non ci siamo parlate, ma ci siamo dette tutto.
Sono tornata a casa con una medaglia e tanto, tanto, tanto orgoglio. Il mio tempo non è stato da record, anzi, ma questa per me è stata una vittoria morale: è come se avessi superato, anzi, doppiato, la vecchia me, e finalmente me la sono lasciata alle spalle. E il supporto di tutte le donne che hanno corso con me quella sera sono state l’aiuto migliore! E’ stata una bellissima esperienza, e per tutte le ragazze che hanno sempre voluto partecipare e non l’hanno fatto dico: buttatevi! Vi divertirete tantissimo, maledirete il momento in cui vi siete iscritte, supererete voi stesse e porterete a casa una bellissima esperienza. Inoltre, potrete conoscere tantissime altre donne che hanno questa passione.
Personalmente, non vedo l’ora di correre anche l’anno prossimo: ora il mio obiettivo è, ovviamente, di ridurre il tempo. Ce la farò? 🙂 Nel frattempo sicuramente ci ho preso gusto: prossimo appuntamento, la Color Run a Milano il 12 Settembre.
Ci sarete anche voi? Conoscete altre corse che non posso assolutamente perdermi? Fatemelo sapere @stephwithph!
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